Esternalizzare si può, anche alla Asl di Teramo. Ma non l'Adi

TERAMO – Ci sono servizi che proprio non possono essere esternalizzati, come quello dell’Assistenza domiciliare integrata (Adi) che è, per la Asl di Teramo, come per ogni altra Asl, caratterizzante della stessa attività di erogazione di servizi sanitari. Sull’argomento interviene la Cisl funzione pubblica regionale, che in una nota dice di non essere contraria "a forme di esternalizzazioni che riguardino i servizi non strategici delle pubbliche amministrazioni, neppure per la sanità, soprattutto se tali servizi non sono destinati alla cura della persona. In queste ultime settimane la Asl di Teramo ha deciso di procedere all’esternalizzazione del servizio Adi da sempre affidato al personale interno". La Cisl FP dice no a questa decisione di esternalizzare l’Assistenza Domiciliare Integrata, "fino ad oggi – spiega una nota – svolta in maniera efficiente ed efficace, sia perché dove tale affidamento all’esterno si è già realizzato, il servizio è qualitativamente peggiorato e sia perché tale esternalizzazione non consentirebbe risparmi economici né consentirebbe recupero di personale. Non solo la qualità del servizio ma anche i numeri confermano che l’ADI di Teramo è fiore all’occhiello della sanità territoriale abruzzese: nel 2014 sono stati assistiti 2.962 pazienti di cui 2708 ultrasessantacinquenni con un totale di accessi infermieristici pari a 71.964 e 189.747 prestazioni". La Cisl funzione pubblica si opporrà, annuncia, a questa scelta scellerata perché un servizio socio-sanitario domiciliare necessita "di continuità assistenziale e di presa in carico del paziente che va rassicurato, unitamente ai suoi familiari, anche psicologicamente. La deospedalizzazione è certamente un obiettivo da perseguire in un nuovo progetto di sanità regionale ma questo può realizzarsi solo se nell’erogazione dei servizi territoriali, quindi anche dell’ADI, viene garantita la qualità con personale aziendale del settore che ha esperienza e professionalità consolidate. La Direzione strategica deve ripensare le proprie decisioni con l’obiettivo di rendere la Asl, e nel caso specifico il servizio Adi, sempre più adeguata ai bisogni del territorio della provincia di Teramo e dei suoi cittadini".